Soffri di frequenti sfoghi cutanei causati dal fuoco di Sant’Antonio? Sei alla ricerca di una terapia efficace contro l’eruzione e che non preveda l’uso di farmaci antinfiammatori e analgesici? L’ozonoterapia può essere la soluzione che fa per te.
L’approccio innovativo della cura con ozono (O3) permette infatti di contrastare efficacemente il virus e la progressione della malattia su più livelli.
Grazie agli effetti antinfiammatori e ricostituenti dell’ozonoterapia è possibile intervenire efficacemente contro il dolore e il bruciore provocati dal fuoco di Sant’Antonio e contrastare la riproduzione delle cellule virali.
Cos’è il fuoco di Sant’Antonio: sintomi e cause
L’Herpes zoster – certamente noto ai più come fuoco di Sant’Antonio – è una patologia causata dal virus varicella-zoster (lo stesso della varicella), un patogeno particolare che possiede la capacità di rimanere dormiente nel sistema nervoso per anni.
È una malattia molto comune, che si stima colpisca circa 1 persona su 3. Può verificarsi a qualsiasi età, ma è più comune nelle persone di età superiore ai 50 anni.
Una volta contratto da bambini come virus della varicella, esso può riattivarsi dopo molto tempo e provocare una forma diversa di infezione, lo zoster appunto, che consiste in un’eruzione cutanea con vesciche dolorose che si manifestano solitamente su un lato del corpo, ma possono anche interessare più aree contemporaneamente.
Nella maggior parte dei casi si risolve autonomamente dopo alcune settimane; tuttavia in alcune circostanze si può andare incontro a complicazioni molto debilitanti, come la nevralgia post-erpetica, che può persistere per mesi o anni dopo che l’eruzione scompare.
La causa della riattivazione del virus varicella-zoster non è completamente compresa, ma si ritiene che l’indebolimento delle difese immunitarie, lo stress e l’invecchiamento aumentino il rischio di manifestare la patologia.
I sintomi correlati al fuoco di Sant’Antonio sono:
- eruzione cutanea dolorosa e pruriginosa, con vescicole piene di liquido che si manifestano solitamente lungo il percorso di un nervo cutaneo;
- febbre;
- cefalea;
- sensazione di debolezza.
L’eruzione si verifica più comunemente su petto, addome e schiena; tuttavia può colpire anche il viso e gli occhi, causando visione offuscata e infezioni.
Studi sull’efficacia dell’ozonoterapia sul fuoco di Sant’Antonio
Uno studio condotto su 30 pazienti ha evidenziato risultati entusiasmanti nel trattamento dell’eruzione del fuoco di Sant’Antonio tramite iniezioni sottocutanee di ozono.
Nella maggior parte dei pazienti, specialmente quelli che hanno iniziato un trattamento tempestivo, la risoluzione dell’eruzione cutanea è stata osservata già da 2 a 3 giorni dopo il trattamento.
Dopo poche sedute, le vesciche hanno cominciato a seccarsi e a formare croste, senza che se ne ripresentassero di nuove. La maggior parte dei pazienti trattati ha riportato una diminuzione sensibile del dolore e dell’infiammazione, guarendo completamente dopo un minimo di 5 e un massimo di 12 iniezioni.
Ma come agisce l’ozono? E quali benefici apporta all’organismo nell’infezione da Herpes Zoster?
I benefici dell’ozonoterapia contro l’Herpes Zoster
L’ozono (O3) è un allotropo dell’ossigeno particolarmente rinomato in campo medico per le sue proprietà antiossidanti, analgesiche, antinfiammatorie e antisettiche.
Nello specifico, la miscela somministrata con l’ozonoterapia agisce sul virus della varicella-zoster, disattivandone i recettori di superficie e potenziando i globuli bianchi, che agiscono come “spazzini” eliminando gli agenti patogeni.
In questo modo, l’ozonoterapia riesce a bloccare la riproduzione del virus che causa l’eruzione cutanea, agendo al tempo stesso sull’infiammazione e sulla sintomatologia dolorosa del fuoco di Sant’Antonio grazie agli effetti lenitivi dell’ozono.
Inoltre l’ozonoterapia non soltanto agisce direttamente contro la causa della malattia, ma si caratterizza anche come un eccellente metodo di prevenzione, poiché rafforza il sistema immunitario e quindi diminuisce notevolmente la possibilità di riattivazione del virus.
La maggiore ossigenazione del sangue favorisce un miglioramento della microcircolazione dei tessuti e un più efficiente metabolismo cellulare, conferendo all’organismo più vitalità ed energia.
Ora che conosci i benefici dell’ozonoterapia, vediamo quali sono i metodi di somministrazione per la cura del fuoco di Sant’Antonio.
Fuoco di Sant’Antonio e ozonoterapia: metodi di somministrazione
Il trattamento delle patologie infiammatorie come l’Herpes Zoster prevede diversi metodi di somministrazione nei nostri centri di Terapia-Ozono: la Grande Auto-Emotrasfusione (GAE) e le insufflazioni rettali. e la somministrazione sottocutanea.
Vediamo nel dettaglio come funzionano.
GAE – Grande Auto-Emotrasfusione
La GAE è una procedura di ossigenazione diretta del sangue che permette di ottenere benefici rapidi e duraturi, con risultati visibili fin dalle prime sedute.
Il procedimento ha una durata di circa 30 minuti, e prevede i seguenti passaggi:
- il paziente si sdraia sul lettino;
- si effettua un prelievo di circa 200 ml di sangue, raccolto in una sacca sterile;
- si infonde la miscela a base di ozono direttamente nel sangue in base ai dosaggi prestabiliti;
- il sangue ozonizzato viene reimmesso nel sistema circolatorio del paziente.
La GAE non presenta effetti collaterali gravi, ma potrebbe risultare leggermente debilitante nelle prime sedute.
Ozonoterapia rettale
L’ozonoterapia rettale è una procedura veloce, indolore e adatta a chi cerca i benefici dell’ozono senza ricorrere ad aghi.
La mucosa del retto assorbe con facilità l’ozono rilasciato al suo interno, diffondendolo poi in tutto il corpo e sprigionando i suoi effetti benefici.
La procedura, che ha una durata di soli 15 minuti, consiste in pochi semplici passaggi:
- il paziente si stende sul lettino, sdraiandosi su un fianco;
- il medico fornisce al paziente una cannula da inserire autonomamente nel proprio retto;
- la cannula viene collegata al macchinario dell’ozono, che rilascerà la miscela all’interno del retto;
- dopo essere rimasto in posizione per qualche minuto per consentire l’assorbimento dell’ozono, il paziente può rimuovere autonomamente la cannula.
Questo metodo risulta certamente meno invasivo della GAE, ma occorrono più sedute per ottenere gli stessi benefici.
Le insufflazioni rettali non presentano effetti collaterali gravi; tuttavia, a causa dell’immissione di gas nell’intestino, si potrebbero avvertire tensione addominale, crampi e necessità di defecare, sensazioni che spariscono una volta che l’ozono è stato assorbito dalla mucosa rettale.
Ozonoterapia sottocutanea
L’ozonoterapia sottocutanea consiste in iniezioni di ozono localizzate proprio nella sede dove vi è lo sfogo di Sant’Antonio. Si eseguono delle punture con degli aghi molto piccoli, di qualche mm di lunghezza, esattamente nella sede di sviluppo dell’herpes zoster, in modo che si manifestino effetti tossici diretti sulle particelle virali.
In breve tempo si otterrà una riduzione sostanziale del bruciore o del dolore nella zona colpita.
Vuoi saperne di più su queste procedure? Visita le pagine dedicate a GAE e Ozonoterapia rettale e ozonoterapia sottocutanea per trovare ulteriori informazioni!
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