ossigeno-ozonoterapia per la sindrome di long covid

L’ozonoterapia è utile per la sindrome da Long-Covid?

L’ozonoterapia è una pratica medica nota da decenni: è utile nel trattamento della sindrome da Long-Covid? In questo articolo vedremo quali sono l’utilità, l’efficacia e le possibili vie di somministrazione.

 

La sindrome di Long-Covid e le possibili terapie disponibili

Molti pazienti che hanno contratto l’infezione da Covid-19, una volta guariti, accusano vari sintomi a lungo termine, consistenti per lo più in palpitazioni, dolore toracico, stanchezza cronica e lieve mancanza di respiro. I sintomi totali descritti dai pazienti sono potenzialmente molti, più di 240, e ciascun individuo spesso ha combinazioni diverse di sintomi rispetto agli altri, così da costituire una situazione a sè stante.

L’insieme di questo corteo di sintomi è stato definito come Sindrome di Long-Covid.

 

Possibili terapie per la sindrome di Long-Covid

Questi sintomi spesso sono particolarmente debilitanti, tanto da compromettere la vita quotidiana del paziente. Per questo motivo molti filoni di ricerca stanno dirigendo la propria attenzione proprio nel tentare di attenuarli.

Le diverse linee di trattamenti sono diversamente efficaci nei vari individui, così che la terapia adatta per la sindrome di Long-Covid deve essere cucita su misura per ciascun soggetto.

Tra le tante cure efficaci nel ridurre la sintomatologia vi sono molte sostanze promettenti. Tra queste è presente l’ozono, che può essere somministrato in tutto il corpo per via endovenosa o rettale.

 

L’ozonoterapia nella sindrome di Long-Covid

Razionale della terapia con ozono nel Long-Covid

L’ossigeno-ozonoterapia è stata somministrata come prova, tra le tante cure inizialmente disponibili per il Covid-19.

Alla base dell’utilizzo vi è la nota capacità anti-infiammatoria e anti-ossidante dell’ozono che si manifesta a contatto con il sangue e con la successiva reintroduzione del sangue ozonizzato nell’organismo.

 

I primi studi scientifici su ozono e long-covid

In un secondo tempo, tuttavia, si è iniziato a testare questi trattamenti in modo scientifico. In particolare è stato condotto uno studio in Italia su 100 pazienti portatori di sintomi riferibili alla sindrome tra i quali il senso di fatica costante. Tutti i pazienti sono stati trattati con cicli di auto-emoinfusione con ossigeno e ozono e poi sottoposti a valutazione riguardo il grado di affaticamento cronico.

I risultati hanno visto un netto miglioramento della fatica percepita nel 67% dei pazienti testati (1). 

 

In conclusione…

L’ozonoterapia pare efficace nella sindrome di Long-Covid per la riduzione del sintomo di affaticamento cronico.

 

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Note

(1) https://www.med4.care/ozonoterapia-long-covid/

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