La sacca di sangue per ozonoterapia endovenosa (GAE)

Vediamo come funziona la sacca per la raccolta del sangue che si utilizza nell’ozonoterapia endovenosa (GAE).

 

Come funziona l’ozonoterapia endovenosa (GAE)

Durante l’auto-emotrasfusione di sangue e ozono si utilizzano dei presidi specifici e dedicati per l’esecuzione delle cure.

Durante l’ozonoterapia endovenosa si preleva una certa quantità di sangue dall’organismo, si miscela con l’ozono e poi è reinfusa nell’organismo, portando con sè i benefici della terapia.

Vediamo in questo articolo con maggiore attenzione come è fatta e come funziona la sacca di raccolta del sangue per ozonoterapia.

 

Come è fatta la sacca per l’ozonoterapia endovenosa

La sacca per la raccolta del sangue nell’ozonoterapia è di materiale plastico, sterile all’interno e compatibile con il contatto con i fluidi biologici, come appunto il sangue.

All’interno della sacca è presente del liquido anticoagulante, in genere sodio citrato, che impedisce al sangue in entrata nella sacca di coagulare e quindi di formare potenziali trombi.

Gli ingressi della sacca per la raccolta del sangue

Vediamo ora quali sono le comunicazioni della sacca di raccolta con l’esterno. In genere sono 4 e le vediamo una per una.

Contrassegnata con il numero 4 è la via di entrata del sangue dentro alla sacca. Essa riceve il sangue dall’accesso venoso del paziente sul braccio e ne consente l’ingresso dentro alla sacca di raccolta. E’ dotata di un morsetto che consente il blocco del sangue in entrata, prima del prelievo, e che consente di fermare l’ingresso di sangue una volta prelevata dal paziente la quantità di sangue desiderata.

Al numero 1 invece abbiamo la via di entrata della miscela di ossigeno e ozono dentro alla sacca: è costituita da un raccordo che si può collegare o direttamente alla macchina dell’ozono, con una linea di plastica, oppure con le siringhe ripiene di ossigeno e ozono. Si raccomanda di collegare direttamente la macchina alla sacca, senza dover utilizzare le siringhe, per evitare che l’ozono sia disperso nell’ambiente dell’ambulatorio, poichè l’inalazione dell’ozono risulta tossica per l’apparato respiratorio.

Al numero 2 c’è la via di uscita dalla sacca, che si utilizza una volta terminato il prelievo, quando occorre reinfondere il sangue dalla sacca al paziente. In questo frangente si blocca l’entrata del sangue nella sacca con il morsetto bianco (linea 4), si attende che si svolga la miscelazione dell’ozono dentro alla sacca, con la bilancia (vedi oltre), e poi si apre il morsetto giallo per la reinfusione del sangue nell’organismo.

Al numero 3 troviamo una seconda possibile via di uscita del sangue dalla sacca. E’ una sorta di uscita di emergenza, che si utilizza solo qualora la via n°2 sia bloccata, per esempio da un coagulo di sangue. In questo caso per evitare di dover gettare del sangue prezioso si può posizionare un ulteriore deflussore sulla via n°3.

 

 

Interazione tra Sacca di sangue e bilancia per ozonoterapia

La sacca per la raccolta del sangue in genere è posizionata su uno strumento che è la bilancia-miscelatore per l’ozonoterapia.

Questo strumento ha tre funzioni:

  1. consente di misurare la quantità di sangue che man mano si accumula nella sacca;
  2. consente di miscelare il sangue man mano che entra nella sacca, in modo da evitare coaguli;
  3. una volta riempita la sacca di sangue, miscela il sangue con l’ozono, fino a che la miscela è pronta per la reinfusione.

La sacca di sangue si posiziona sopra la bilancia e si esegue la taratura dell’apparecchio, in modo che tenga conto del peso della sacca stessa.

Il prelievo di sangue per l’ozonoterapia

Il sangue esce dal corpo del soggetto per gravità: la persona è posta su un lettino o una poltrona in posizione sopraelevata rispetto alla posizione della sacca e della bilancia-miscelatore, in modo che il sangue scorra fuori per gravità ed entri nella sacca.

Dopo la taratura della bilancia, infatti, si apre il morsetto bianco (linea 4) ed inizia il prelievo di sangue che man mano entra nella sacca. La bilancia inizia a misurare il peso del sangue in entrata, fino a che si raggiunge la quantità desiderata.

Al raggiungimento della quantità di grammi di sangue desiderata, la macchina ferma l’ingresso del sangue nella sacca, chiudendo il suo proprio morsetto e avvisa l’operatore con un segnale acustico.

L’operatore chiude il morsetto bianco della sacca (linea 4) , si dedica all’introduzione dell’ozono nella sacca (linea 1), continuando nel frattempo la miscelazione del sangue che si mescola anche con l’ozono appena introdotto.

Al termine della miscelazione si sospende l’azione di basculamento del miscelatore, si apre il morsetto giallo (linea 2), si pone la sacca di sangue in posizione elevata rispetto al paziente e si può procedere alla reinfusione.

 

La reinfusione del sangue con la sacca per ozonoterapia

Dopo le procedure di prelievo e di miscelazione, si esegue la reinfusione del sangue ozonizzato nell’organismo. Essa avviene per gravità, ponendo la sacca in posizione sopraelevata rispetto al paziente.

Al termine della reinfusione, quando tutto il sangue è stato riportato nell’organismo, si rimuove la via di infusione del sangue al paziente (linea 2) e si rimuove l’agocannula dal paziente.

La procedura è terminata e la sacca ormai vuota è eliminata come rifiuto speciale.

 

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