In questo articolo vediamo come può essere somministrata l’ozonoterapia a livello locale, cutaneo, con un sacchetto che contiene la miscela gassosa di ossigeno e ozono.
Il sacchetto per la somministrazione dell’ozonoterapia
L’ozonoterapia può essere somministrata in varie forme, endovenosa, rettale e topica.
A livello topico o locale, in particolare, è possibile somministrarla in forma cutanea, oltre che in creme o olio ozonizzato, anche insufflando l’ozono dentro dei contenitori ermetici morbidi e trasparenti, dei veri e propri sacchetti a chiusura stagna.
Questo consente di portare all’interno del sacchetto una miscela di ossigeno e ozono che si pone a contatto con la cute da trattare. L’ozono agisce sulla cute per tutto il tempo di applicazione, direttamente sulla lesione cutanea.
E’ possibile abbinare l’ozonoterapia con sacchetto, per massimizzarne l’efficacia, ad altre forme di terapia, come quella sottocutanea, in particolare nel caso delle lesioni ulcerose cutanee, come quelle diabetiche o vascolari.
Su quali patologie è utile la somministrazione topica di ossigeno e ozono con sacchetto?
- Lesioni cutanee con soluzione di continuità della cute, come per i traumi e le ustioni.
- Ulcere al piede, come ad esempio le ulcere diabetiche o di tipo vascolare.
- Salute dei capelli e del cuoio capelluto, in particolare contro la caduta dei capelli.
Come funziona la ozonoterapia topica cutanea con sacchetto: gli step
Preparazione del paziente
Il paziente deve giungere alla terapia con abiti comodi, in modo da scoprire agilmente la parte da trattare. Una volta sul lettino, rimuove gli indumenti per scoprire l’arto dove svolgere la terapia.
Preparazione del sacchetto e della macchina per ozonoterapia
Una volta che il paziente è pronto, si posiziona il sacchetto sull’arto da trattare, o intorno alla testa in caso di trattamento al cuoio capelluto. Si infila l’arto nel sacchetto, che poi viene chiuso con un laccio a metà gamba (oppure poco sopra il gomito nel caso dell’arto superiore). Il sacchetto ha una via di ingresso e una di uscita.
A quel punto si inizia a preparare la macchina per ozonoterapia.
La macchina di ozonoterapia ha una uscita dell’ozono, che si collega all’ingresso del sacchetto, in modo che la miscela con ozono entri dentro il sacchetto.
Insufflazione dell’ozono
La miscela di ozono entra man mano dall’imboccatura del sacchetto collegata all’uscita della macchina ozono, gonfiando man mano il sacchetto. Una volta che il sacco si gonfia completamente, l’ozono in eccesso defluisce nella via di uscita del sacchetto, entra nella macchina dove viene distrutto, senza che vi siano fuoriuscite di ozono durante la terapia o dopo la stessa.
Assorbimento dell’ozono
L’ozono rimane nel sacchetto gonfio e si deposita sulla regione cutanea da trattare. E’ importante mantenerlo in sede per un tempo lungo in modo che l’ozono si distribuisca il più possibile sulla superficie cutanea.
Rimozione del sacchetto
Una volta terminata la terapia, si comprime il sacchetto in modo che l’ozono esca dall’imboccatura verso la macchina di ozono, nella imboccatura che distrugge l’ozono. In tal modo non vi è inquinamento di ozono nell’ambiente, che è tossico per le vie respiratorie.
Efficacia dell’ozonoterapia topica gassosa con sacchetto
E’ una terapia molto efficace ma che richiede tempi lunghi, specialmente se la lesione cutanea è di natura diabetica o vascolare. Per accelerare il processo di guarigione è possibile abbinarla alla ozono terapia sottocutanea.
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