L'ago durante GAE

Ozonoterapia endovenosa: come funziona l’ago nel braccio?

E’ sempre necessario posizionare e mantenere un ago nel braccio durante la Grande AutoEmoInfusione (GAE)?

Rilassatevi: la risposta è no, solo in casi particolari!

In questo articolo scopriremo quali sono le tecniche possibili per il prelievo venoso e la reinfusione durante l’ozonoterapia.

 

Ozonoterapia endovenosa: tecniche a confronto

Vedremo in questo articolo due tecniche a confronto: quella con l’ago e quella con l’agocannula.

 

La tecnica con ago per l’ozonoterapia endovenosa

Con questa procedura si inserisce direttamente un ago nella cute del paziente e lo si posiziona dentro il vaso venoso. L’ago è appuntito e viene fissato alla cute con del cerotto.

E’ una tecnica molto simile a quella delle donazioni di sangue, dove è indispensabile evitare qualunque movimento del braccio per evitare che l’ago si sposizioni e possa forare la parete del vaso venoso, producendo uno spandimento di sangue e quindi un ematoma.

Il vantaggio di questa tecnica consiste nel fatto che l’ago con cui si punge il vaso è leggermente più piccolo in calibro rispetto alla tecnica seguente.

 

La tecnica con agocannula per la grande auto-emoinfusione con ossigeno e ozono

terapia endovenosa con la tecnica dell'agocannula

La tecnica dell’agocannula consiste nel lasciare all’interno del braccio, durante il prelievo di sangue e la successiva infusione, soltanto una cannula di plastica e non un ago di metallo.

 

Come si posiziona la cannula di plastica durante la grande auto-emoinfusione?

Si punge la cute con tutto il sistema agocannula montato, fino a raggiungere il vaso venoso desiderato.

 

Una volta entrati con la punta dell’ago dentro il vaso venoso per il prelievo di sangue, si ritira l’ago e si spinge in avanti la cannula di plastica che si trova all’esterno dell’ago.

 

Alla fine si estrae e si rimuove completamente l’ago e dentro al braccio rimane soltanto una cannula di plastica flessibile, che è fissata al braccio con del cerotto e che consente una certa libertà di movimento senza rischiare di lesionare nulla.

 

Il vantaggio di questa tecnica consiste nella possibilità di movimento del braccio, che non è così più limitato. Si riducono perciò i rischi di sposizionamento della linea venosa, di stravaso di sangue e della formazione di ematomi nel braccio.

A parità di tecnica è necessario posizionare una cannula leggermente più grande, per cui la dimensione dell’ago con cui si punge la cute inizialmente è leggermente maggiore.

 

La nostra scelta: meglio usare l’agocannula per il prelievo venoso durante la grande autoemoinfusione

Nei nostri centri di Terapia-Ozono utilizziamo esclusivamente la tecnica dell’agocannula, lasciando nel braccio unicamente la cannula di plastica.

E’ a nostro avviso una tecnica più sicura per il paziente, perchè gli permette di muoversi se necessario, toglie ansia di non potersi muovere liberamente e aumenta il confort complessivo della procedura.

 

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