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Vie di somministrazione dell’ozono

L’ozono-terapia può essere svolta attraverso molteplici vie di somministrazione, che variano in relazione alla condizione patologica da trattare e a volte alla preferenza del soggetto.

L’ozono, noto per le sue proprietà antibatteriche, antivirali e antinfiammatorie, è stato utilizzato negli ultimi anni come terapia complementare per diverse patologie, che spaziano dall’artrosi alla malattia parodontale, dalla lombalgia cronica alla fibromialgia. Quali sono le vie di somministrazione dell’ozono in medicina? Vediamole insieme.

 

Vie di somministrazione dell’ozono

Le modalità di somministrazione e l’uso di ossigeno-ozono in ambito medico sono state oggetto di numerosi studi scientifici. Vengono utilizzate dosi adeguate di ozono a basse concentrazioni, in base alla via e alla modalità di somministrazione.

Questo perché, a dosi terapeutiche, il nostro corpo dispone di meccanismi di protezione antiossidante sufficienti per gestire la produzione di radicali liberi, neutralizzandone gli effetti nocivi e promuovendo una reazione antiossidante, che costituisce il fondamento del funzionamento della terapia.

Per quanto riguarda le modalità di somministrazione, si distinguono diverse categorie principali:

  1. Via sistemica.
  2. Insufflazione endocavitaria
  3. Infiltrazione periferica.
  4. Topica
  5. Orale

Scopriamole nel dettaglio.

 

Somministrazione di ozono per via sistemica

La somministrazione di ossigeno-ozono per via sistemica avviene attraverso due modalità:

Autoemoinfusione

Grande Auto-emo-trasfusione

L’autoemoinfusione implica il prelievo di una quantità di sangue dal paziente, arricchito con una miscela di ossigeno e ozono, per poi essere reiniettato nello stesso paziente. Esistono due tipi di autoemoinfusione:

  • Grande autoemoinfusione (GAE): è utilizzata principalmente per trattare patologie infettive, autoimmunitarie, vascolari e per migliorare la circolazione sanguigna. I suoi benefici includono il miglioramento della circolazione sanguigna, la stimolazione del sistema immunitario, l’azione antinfiammatoria, antimicrobica e antiossidante, nonché il potenziamento delle patologie vascolari. Comprende i seguenti passaggi:
    1. prelievo di sangue dal paziente, generalmente da una vena del braccio, utilizzando una siringa sterile.
    2. Mescolanza del sangue prelevato con una quantità specifica di ozono in una sacca per trasfusione.
    3. Rotazione della miscela di sangue e ozono per favorire l’assorbimento dell’ozono nel sangue.
    4. Reinfusione del sangue ozonizzato, di solito attraverso una vena del braccio o del piede.
  • Piccola autoemoinfusione (PAE): viene effettuato il prelievo di una quantità inferiore di sangue dal paziente, miscelato con ossigeno e ozono, seguito dall’iniezione intramuscolare nel paziente. È principalmente utilizzata per stimolare il sistema immunitario, migliorando la risposta alle infezioni e alle malattie autoimmunitarie.

Le insufflazioni rettali invece sono considerate sia una forma di terapia topica che sistemica. Topica perchè l’ozono viene portato, con una sonda, direttamente nell’intestino dove può agire sulla mucosa intestinale, con maggiore effetto sulle malattie intestinali, come il Crohn e la Colite ulcerosa. Sistemica perchè vi è comunque un assorbimento dell’ozono da parte della mucosa intestinale e da lì la sua diffusione in tutto il corpo.

 

Ozonoterapia con insufflazioni endocavitarie

Le insufflazioni rettali consistono nell’introduzione controllata di una miscela gassosa di ossigeno e ozono in una cavità corporea o un organo tramite un’apposita sonda o catetere. Sono suddivise in:

Insufflazioni rettali

Sono il tipo di insufflazione più diffusa. Consistono nel posizionamento dell’ozono all’interno dell’intestino con una piccola sonda rettale. Sono particolarmente indicate per le malattie intestinali come l’intestino irritabile, la diverticolosi, la colite ulcerosa e il morbo di Crohn.

Ozonoterapia rettale: l’insufflazione rettale con ozono

 

 

Insufflazioni vaginali/uterine

sono impiegate per malattie ginecologiche, generalmente della vulva e della vagina, come infezioni da virus (HPV), batteri e funghi (candida).

 

Insufflazioni uretrali

Introducono ozono nell’uretra e sono utili per il trattamento di infezioni dell’apparato urogenitale, come uretriti, prostatiti (nell’uomo), cistiti ricorrenti.

 

Somministrazione di ozono per infiltrazione periferica

Nelle modalità di somministrazione periferiche, l’ozono viene spesso somministrato mediante infiltrazione. Si utilizza una siringa sterile monouso, riempita con la miscela poco prima dell’uso (dato che l’ozono si degrada rapidamente ritornando all’ossigeno). Questa categoria include diverse opzioni:

  • infiltrazione intramuscolare in varie sedi corporee
    • paravertebrale: può essere eseguita lungo l’intera colonna vertebrale. Per la parte cervicale, si utilizzano concentrazioni di ozono fino a 15 µg/ml, per la parte dorsale e lombare, al massimo 20 µg/ml.
  • Infiltrazione sottocutanea, anch’essa nelle sedi corporee dove vi è dolore o infiammazione.
  • Infiltrazione intradiscale: questa procedura viene effettuata con il supporto di guida radiologica, spesso con il paziente sedato. Si raccomanda in genere un’unica infiltrazione, da ripetere solo se necessario e non prima di due o tre settimane. Per la discopatia lombare, si consigliano 5-10 ml di ossigeno-ozono a una concentrazione di 25-35 µg/ml, mentre per la discopatia cervicale, si indicano 2-3 ml di ossigeno-ozono a una concentrazione di 25-35 µg/ml.
  • Infiltrazione intraforaminale: per l’infiltrazione cervicale si consiglia un volume di 3-4 ml a una concentrazione di 10-20 µg/ml. Per quella lombare si utilizza la stessa concentrazione con un volume compreso tra 7 e 10 ml.
  • Infiltrazione intrarticolare: la concentrazione varia tra 10 e 20 µg/ml, con il volume che dipende dalle dimensioni dell’articolazione trattata.

 

Ozonoterapia per via topica

l'olio con ozono per il trattamento dei problemi cutanei

A livello topico l’ozono si può utilizzare in forma di soluzioni, unguenti, creme, oli che si possono spalmare a livello cutaneo per ottenere diversi effetti benefici.

Nello specifico l’olio ozonizzato è utilizzato per il trattamento di patologie cutanee come lesioni ulcerative, infezioni cutanee e patologie infiammatorie, psoriasi, eccetera. Ha l’effetto di ridurre l’infiammazione e il dolore.

 

Ozonoterapia per via orale

L’ozonoterapia per via orale utilizza acqua ozonizzata o oli ozonizzati per via orale.

Questi prodotti sono stati preliminarmente trattati con ossigeno e ozono per poter portare

L’acqua ozonizzata è acqua trattata con ozono, che presenta proprietà disinfettanti.

Gli oli ozonizzati sono oli vegetali trattati con ozono, spesso utilizzati in campo odontoiatrico per trattare problematiche gengivali o irritazioni della bocca.

 

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