Abbiamo appena terminato una seduta di ozonoterapia endovenosa, o autoemoinfusione con ossigeno e ozono. Cosa ci aspetta ora? Quali sono i prossimi passaggi, i benefici e i possibili effetti collaterali dopo il primo trattamento? Scopriamolo insieme.
La prima seduta di ozonoterapia endovenosa
Hai appena terminato il primo trattamento di ozonoterapia.
Il medico rimuove la cannula di plastica che è servita per reinfondere il sangue ricco di ozono,
la getta e pone dell’ovatta o del cotone sul punto di inserzione, stringe del cerotto tutto attorno in modo da evitare che il sangue possa uscire e formare un ematoma.
Cosa ci aspettiamo ora? Cosa potrebbe accadere?
Le prime ore dopo il primo trattamento di ozonoterapia
Vediamo ora cosa può accadere durante le prime ore dopo il primo trattamento di ozonoterapia endovenosa.
Durante le prime ore dopo il trattamento di norma non si percepiscono effetti. Pertanto, se non vi sono sintomi o problemi, è possibile mantenere delle attività normali, quali guidare l’auto o utilizzare macchinari, sempre con prudenza.
E’ possibile che si formi un piccolo ematoma nella sede di puntura venosa: per evitare che si allarghi è importante mantenere per vari minuti la pressione sulla sede di puntura, manualmente oppure con l’aiuto di un cotone con un laccio di carta stretto attorno.
Nei soggetti con problemi di coagulazione o in trattamento con farmaci come l’aspirina o gli anticoagulanti la pressione sulla sede di puntura venosa deve essere svolta per un tempo maggiore e con maggiore scrupolosità, perchè il rischio di sanguinamento in questi soggetti è superiore.
Problemi frequenti dopo il primo trattamento di ozonoterapia
Il dosaggio utilizzato per il primo trattamento endovenoso è in genere basso, una sorta di dose test. Questo perchè non tutte le persone tollerano l’ozono ai medesimi dosaggi.
Ricordiamo che il meccanismo di azione dell’ozono è dovuto allo stress ossidativo che induce un aumento delle reazioni anti-ossidanti nell’organismo. Nei soggetti in cui le reazioni anti-ossidanti non sono valide l’azione dell’ozono può risultare più forte e quindi determinare con maggiore probabilità gli effetti collaterali tipici.
Anche nei soggetti che presentano malattie emolitiche, spesso sconosciute, una dose importante di ozono può determinare un peggioramento dell’emolisi.
Dato che la dose iniziale utilizzata è piuttosto bassa, attorno a 2000-4000mcg di ozono, è altamente improbabile che essa possa indurre effetti collaterali, tranne che nei casi visti qui sopra. In questi frangenti possono svilupparsi comunque degli effetti avversi da ozono che vediamo nel prossimo paragrafo.
Possibili effetti collaterali della prima seduta di ozonoterapia endovenosa
Gli effetti collaterali da ozonoterapia endovenosa sono molto rari dopo la prima seduta, per i motivi che abbiamo visto nel paragrafo precedente.
Tuttavia è sempre possibile, per una predisposizione individuale, che si verifichino. Di norma si manifestano tra le 6 e le 12 ore dopo la seduta di ozonoterapia, e persistono per 24 ore, raramente per 48-72 ore e scompaiono spontaneamente.
I più frequenti sono:
- tachicardia
- pressione alta
- febbricola
- dolori muscolari generalizzati
- lieve senso di affaticamento respiratorio
- mal di testa
- nausea, molto raramente vomito.
- senso di confusione mentale
- astenia
- mancanza di energia
- stress ed ansia
In questo caso se i sintomi sono lievi, si può assumere del paracetamolo o un altro farmaco anti-infiammatorio, che in genere allevierà i sintomi.
Nei rarissimi casi in cui si manifesti una reazione violenta, occorre subito avvisare il medico ozonista che consiglierà la strategia più opportuna.
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